1
Contro la demagogia razzista e nazionalista serve un’alternativa credibile.
Per battere le
destre non possiamo lasciare che l’unica alternativa a chi specula sulla rabbia e la frustrazione
sia “chi ha governato prima”, chi ha approvato la legge Fornero, il Jobs Act, il pareggio di bilancio,
la “buona scuola”, gli accordi con gli aguzzini libici per bloccare i migranti.
NOI CON TE
PER CAMBIARE L’EUROPA
E LA NOSTRA VITA
2
Oggi tutti dicono che vogliono cambiare l’Europa, ma hanno approvato i trattati e taciuto
quando veniva strangolata la Grecia e ripropongono la coalizione tra popolari, liberali e socialisti
che ha governato la Commissione Europea. La lega, con Berlusconi, ha approvato il trattato di
Maastricht, che soffoca le economie, e il pareggio di bilancio in Costituzione. Ha affossato la
riforma del Trattato di Dublino lasciando la gestione delle migrazioni ai paesi di primo arrivo. La
sinistra è il quarto gruppo in Europa e si è sempre battuta per UN’ALTRA EUROPA.
3
Se questo sistema è incompatibile con il pianeta dobbiamo cambiare sistema, non possiamo
cambiare pianeta. La lotta contro i cambiamenti climatici non è una moda: è una necessità.
Dobbiamo: uscire dall'era del petrolio e del carbone, finanziare la mobilità pubblica su ferro
contro quella privata, cambiare il modo di produrre e consumare. Fermare lo sfruttamento del
sud del mondo che alimenta guerre e dittature. L’innovazione può essere la leva di un nuovo
modello di sviluppo, ma il fallimento della strategia Europea di Lisbona dimostra che non ci si
può affidare alla spontaneità del mercato. Serve un progetto di riconversione ecologica della
società e dell’economia.
4
Ma c’è chi dice che stando in questa Europa non è possibile cambiare nulla. Sarebbe più facile
cambiare in un solo paese? Sarebbe possibile affrontare i problemi globali da un punto di vista
nazionale e con le nostre sole forze? Dobbiamo mettere i nostri lavoratori in competizione
con quelli degli altri paesi? Dobbiamo sostenere gli interessi delle nostre multinazionali che
depredano il sud del mondo in competizione con quelle di altri paesi? Serve una politica che
torni a voler cambiare il mondo. Serve un’Europa dei cittadini e non dei governi e degli
egoismi nazionali.
5
Chi dice che la causa della sofferenza sociale sono gli stranieri semina odio per coprire
le vere responsabilità. Se le nostre periferie sono deserti invivibili la responsabilità è della
speculazione e del taglio dei servizi pubblici, se il lavoro è precario e sfruttato la responsabilità
è di chi assume in nero, di chi porta le imprese all’estero e delle leggi che aumentano la
precarietà. La crisi è causata della speculazione finanziaria e delle politiche neoliberiste, non
da chi scappa dalla fame e dalla guerra.
6
È in gioco la qualità della nostra democrazia. Le destre in Europa, cercano consenso con
l’odio verso i migranti e le retoriche nazionaliste, ma poi attaccano i diritti delle donne e le
libertà sessuali di tutte e tutti, minacciano la libertà di stampa, attaccano le Organizzazioni non
governative, preparano il far west in cui ognuno è spinto a difendersi, armato da solo. Senza
la libertà degli altri finisce la nostra libertà, difendere i diritti degli altri vuol dire difendere
i nostri diritti.
Stefano Ciccone
Candidato al Parlamento Europeo
per la lista "la Sinistra"
nel Collegio Italia Centrale
(Lazio - Marche - Toscana - Umbria)
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