NOI CON TE PER CAMBIARE L'EUROPA E LA NOSTRA VITA

Per un'EUROPA che:


  • faccia della DEMOCRAZIA e della SOLIDARIETÀ i suoi punti cardine
  • si batta per i DIRITTI e la LIBERTÀ di tutte e tutti
  • punti a un'INNOVAZIONE fondata sul LAVORO di qualità

il 26 maggio


VOTA STEFANO CICCONE

nella lista la SINISTRA


1 Contro la demagogia razzista e nazionalista serve un’alternativa credibile.
Per battere le destre non possiamo lasciare che l’unica alternativa a chi specula sulla rabbia e la frustrazione sia “chi ha governato prima”, chi ha approvato la legge Fornero, il Jobs Act, il pareggio di bilancio, la “buona scuola”, gli accordi con gli aguzzini libici per bloccare i migranti. NOI CON TE PER CAMBIARE L’EUROPA E LA NOSTRA VITA

2 Oggi tutti dicono che vogliono cambiare l’Europa, ma hanno approvato i trattati e taciuto quando veniva strangolata la Grecia e ripropongono la coalizione tra popolari, liberali e socialisti che ha governato la Commissione Europea. La lega, con Berlusconi, ha approvato il trattato di Maastricht, che soffoca le economie, e il pareggio di bilancio in Costituzione. Ha affossato la riforma del Trattato di Dublino lasciando la gestione delle migrazioni ai paesi di primo arrivo. La sinistra è il quarto gruppo in Europa e si è sempre battuta per UN’ALTRA EUROPA.

3 Se questo sistema è incompatibile con il pianeta dobbiamo cambiare sistema, non possiamo cambiare pianeta. La lotta contro i cambiamenti climatici non è una moda: è una necessità. Dobbiamo: uscire dall'era del petrolio e del carbone, finanziare la mobilità pubblica su ferro contro quella privata, cambiare il modo di produrre e consumare. Fermare lo sfruttamento del sud del mondo che alimenta guerre e dittature. L’innovazione può essere la leva di un nuovo modello di sviluppo, ma il fallimento della strategia Europea di Lisbona dimostra che non ci si può affidare alla spontaneità del mercato. Serve un progetto di riconversione ecologica della società e dell’economia.

4 Ma c’è chi dice che stando in questa Europa non è possibile cambiare nulla. Sarebbe più facile cambiare in un solo paese? Sarebbe possibile affrontare i problemi globali da un punto di vista nazionale e con le nostre sole forze? Dobbiamo mettere i nostri lavoratori in competizione con quelli degli altri paesi? Dobbiamo sostenere gli interessi delle nostre multinazionali che depredano il sud del mondo in competizione con quelle di altri paesi? Serve una politica che torni a voler cambiare il mondo. Serve un’Europa dei cittadini e non dei governi e degli egoismi nazionali.

5 Chi dice che la causa della sofferenza sociale sono gli stranieri semina odio per coprire le vere responsabilità. Se le nostre periferie sono deserti invivibili la responsabilità è della speculazione e del taglio dei servizi pubblici, se il lavoro è precario e sfruttato la responsabilità è di chi assume in nero, di chi porta le imprese all’estero e delle leggi che aumentano la precarietà. La crisi è causata della speculazione finanziaria e delle politiche neoliberiste, non da chi scappa dalla fame e dalla guerra.

6 È in gioco la qualità della nostra democrazia. Le destre in Europa, cercano consenso con l’odio verso i migranti e le retoriche nazionaliste, ma poi attaccano i diritti delle donne e le libertà sessuali di tutte e tutti, minacciano la libertà di stampa, attaccano le Organizzazioni non governative, preparano il far west in cui ognuno è spinto a difendersi, armato da solo. Senza la libertà degli altri finisce la nostra libertà, difendere i diritti degli altri vuol dire difendere i nostri diritti.


Stefano Ciccone
Candidato al Parlamento Europeo
per la lista "la Sinistra"
nel Collegio Italia Centrale
(Lazio - Marche - Toscana - Umbria)